Sostegno ai giovani che fanno impresa e tessuto sociale

E’ ora di restituire alle ragazze e ai ragazzi del Sud la speranza di poter costruire il loro progetto di vita nella propria terra e di poter scegliere liberamente, e non per necessità, dove studiare, lavorare, vivere. I giovani sono oggi protagonisti del risveglio della società civile, che fa impresa, fa cultura, fa senso di comunità: si tratta spesso di nuove modalità di fare impresa, importantissime in particolare in quelle aree che soffrono maggiormente del degrado urbano o della piaga della criminalità organizzata, imprese capaci di stare sul mercato facendo dell’etica una risorsa e dimostrando sul territorio che l’etica fa economia.

Macrointerventi

• sostenere i tanti giovani che vogliono fare impresa potenziando Resto al Sud – quasi 20.000 domande nel primo anno e mezzo che coinvolgono oltre 60.000 giovani imprenditori: consentire investimenti di taglia superiore all’attuale tetto di 50 mila euro a persona, curare maggiormente l’informazione e le attività di sostegno alla progettazione delle iniziative imprenditoriali coinvolgendo le organizzazioni del Terzo Settore e gli Intermediari finanziari
• attuare finalmente la Banca delle terre incolte e abbandonate, sollecitando e supportando i Comuni che devono fare l’inventario delle terre da mettere a disposizione di tutti i giovani interessati
• introdurre misure specifiche per il finanziamento delle imprese sociali - come pure misure per la valorizzazione dell’utilizzo produttivo dei beni confiscati alle mafie – quali strumenti di sviluppo economico e di rafforzamento della cultura della legalità e della dimensione comunitaria nei territori