Crescita e Ambiente insieme per il futuro
Cambia Cresce Merita, il manifesto per un nuovo Sud in una nuova Europa
Dopo Napoli e Milano, il Manifesto “Cambia, cresce, merita” arriva a Bari. Con noi il sindaco e Presidente Anci, Antonio Decaro, il Rettore dell'Università di Bari Aldo Moro, Stefano Bronzini , e numerosi altri protagonisti del mondo dell’economia, della cultura e dell’associazionismo.
Bari è la terza città del Sud per numero di abitanti, una porta sul Mediterraneo con una tradizione consolidata di scambi commerciali e culturali e al tempo stesso un luogo, come tanti nel Mezzogiorno, di grandi potenzialità che aspettano di prendere forma.
La proiezione al miglioramento e alla sostenibilità urbana rendono Bari una realtà importante alla quale guardare: luoghi degradati che nel tempo hanno acquisito un nuovo centralismo grazie a interventi di riqualificazione, nuove officine di talenti e culturali, giovani e imprenditoria che guardano con interesse a questi segnali di rinascita.
Allargando la prospettiva all’orizzonte regionale, la Puglia vanta un’industria manifatturiera molto sviluppata e di rilevanza strategica nazionale: importanti insediamenti industriali (aerospazio, automotive, meccatronica, arredamento, chimica, siderurgia) e una piccola e media impresa molto vivace; un’agricoltura e un’industria agroalimentare di qualità; un’industria turistica in ascesa e una portualità di grande tradizione.
La regione ha, inoltre, un particolare dinamismo nel commercio con l’estero: secondo il rapporto Bankitalia sulle economie regionali, le esportazioni, nel primo semestre 2019, sono cresciute del 10,1% su anno, un primato sia rispetto alla media nazionale (2,7%).
Nonostante alcuni dati incoraggianti, un territorio come quello pugliese non può ignorare le proprie questioni irrisolte. Non è un caso che questo terzo appuntamento di Merita si svolga in un momento particolare della storia industriale della regione, con il destino dell’ILVA che in questi giorni sta assumendo tratti sempre più incerti e preoccupanti.
Un nuovo equilibrio tra sviluppo economico e responsabilità ambientale non è solo auspicabile ma anche vantaggioso: guardare a questo tema in un’ottica unitaria e senza paletti ideologici è di importanza strategica per la crescita del Meridione e dell’intero sistema Paese.
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