12 settembre 2020   Articoli

Francesco Tavassi "Tocca alle imprese sostenere la cultura e i più deboli"

Intervista a Francesco Tavassi di Tiziana Cozzi - Repubblica Napoli

Un gruppo che punta alla responsabilità sociale e sposa una missione: sostenere la cultura, migliorare i servizi ai cittadini. Francesco Tavassi, uno dei sostenitori del libro del pm D'Alterio su Giancarlo Siani, è amministratore delegato della Temi spa, società napoletana con 100 dipendenti diretti e 300 nell'indotto. «Quella di "Repubblica" è una iniziativa encomiabile - dice - è importante dare valore a chi come Siani ha pagato con la vita la sua denuncia dettata dal senso civico e dalla correttezza».

Tavassi, di cosa si occupa la sua azienda?
«Siamo alla guida di un gruppo che si occupa di trasporti nazionali e internazionali e logistica, 200 milioni di fatturato in Campania con varie società legate alla nostra famiglia. Siamo i licenziatari del marchio Gls, leader europeo dei corrieri espressi, marchio di proprietà delle Poste inglesi. In Italia, da sempre, c'è l'organizzazione in franchising che le Poste inglesi hanno conservato anche dopo l'acquisizione. Siamo leader come fatturato e per numero di "colli" spediti in Italia».

Quali sono le previsioni per i prossimi mesi del 2020?
«Nelle 8 strutture campane lavoreremo circa 2milioni di articoli al mese, arriveremo a 25 milioni di "colli" annui lavorati, tra Napoli, Caserta, Avellino e Benevento. Come famiglia stiamo destinando una parte dei risultati economici al mondo del sociale e della cultura, affinché la nostra città possa avere un contributo».

Come si esplica la responsabilità sociale dell'impresa?
«Curiamo il contesto in cui si lavora, cerchiamo di far sì che i nostri fornitori rispettino i contratti di lavoro, facendo attenzione al trattamento dei dipendenti che lavorano per noi. Cerchiamo di dare supporti alle amministrazioni pubbliche, per migliorare strade, piazze, parcheggi. Interveniamo laddove la società civile non ce la fa da sola».

Siete uno dei settori più a rischio, in questa epoca Covid…
«È vero, abbiamo accentuato verifiche e controlli. I nostri autisti sono a contatto con chi spedisce pacchi, merce, corrispondenza. Per noi è stata ed è una grossa responsabilità avere risorse che viaggiano nelle città e consentire un lavoro in sicurezza. Con sanificazione dei mezzi, obbligatorietà della mascherina. La distribuzione di farmaci e parafarmaci nelle farmacie e a casa è una prerogativa del nostro settore».

Mai fermi durante il lockdown?
«No. Abbiamo consegnato agli ospedali prodotti per la sicurezza, letti nuovi, distribuito alimentari nei supermercati. Un lavoro sociale. Il nostro settore è considerato strategico, la ministra De Micheli ce lo ha riconosciuto. Durante il lockdown abbiamo consegnato importanti dispositivi per la sicurezza, nelle zone rosse abbiamo consegnato farmaci e alimentari quando nessuno poteva uscire o entrare. La funzione sociale è stata incrementata nel periodo del Covid».

Sostenete teatri e musei.
«Sì, siamo sponsor del San Carlo, abbiamo contribuito al restauro di alcune opere di Capodimonte. Diamo volentieri un contributo alla nostra città. Siamo soci del Napoli Basket e sponsor di altre squadre cittadine, sperando che queste società siano attente ai valori dei giovani, ai meno abbienti e disabili. In quest’ottica sociale rientra il sostegno dato al libro su Siani”.

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