05 aprile 2025   Convegni

Il Ministro Foti e il Sindaco di Napoli Manfredi chiudono il convegno di Merita

Conclusa la terza edizione di Agenda Sud 2030 dedicata alle "Competenze per lo sviluppo"

Con gli interventi del Ministro per gli Affari Europei, le Politiche di coesione e il PNRR Tommaso Foti (video) e il Sindaco di Napoli e Presidente ANCI Gaetano Manfredi (video) si è conclusa la due giorni che la Fondazione Merita ha dedicato al tema “Competenze per lo Sviluppo”, particolarmente per lo sviluppo al Sud. La giornata di ieri e’ stata a sua volta caratterizzata dalla presenza del Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini (video) e del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca (video).

Il convegno - che si è svolto in collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti ed è stato ospitato nelle sale delle Gallerie d’Italia - si è articolato in sette sessioni di lavoro, con un totale di 42 tra esperti, studiosi, esponenti della società civile e del mondo delle imprese che si sono alternati al microfono.

Ma c’è stato spazio anche per un’ampia parentesi culturale, con il concerto di uno dei fiori all’occhiello del Meridione, l’Orchestra giovanile di Laureana di Borrello (Reggio Calabria).

Ognuno dei panel è stato introdotto da un position paper di analisi e proposte messo a punto dai soci della Fondazione e coordinato da giornalisti.

In questi due giorni di dibattito, alla nutrita presenza di pubblico in platea hanno fatto da riscontro i contatti registrati dai canali social di Merita: oltre millecinquecento le persone che hanno seguito l’appuntamento in streaming.

Per invertire la tendenza della fuga al Nord delle menti più brillanti, dell’abbandono scolastico, della povertà educativa e del gap tra domanda e offerta di lavoro che si registrano al Mezzogiorno “serve uno sforzo senza precedenti per le nostre istituzioni scolastiche e universitarie e per lo stesso mondo delle imprese - ha sostenuto il Presidente onorario di Merita Claudio De Vincenti - ma è uno sforzo indispensabile per rispondere ai bisogni delle ragazze e dei ragazzi meridionali e per sbloccare la leva più potente di sviluppo del Sud e dell’intero Paese, il ‘fattore umano’”, quello che gli economisti chiamano “capitale umano” e che sempre più costituisce l’elemento decisivo per le capacità di crescita delle economie avanzate.

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